giovedì 18 marzo 2010

La Meta


CHO OYU La dea Turchese



Il Cho Oyu, situato sul confine tra Tibet e Nepal, a pochi chilometri dall'Everest, e' la quinta montagna del mondo per altezza. Per le sue caratteristiche, che offrono un avvicinamento breve e poco complesso ed una salita con limitate difficolta' tecniche e pochi pericoli oggettivi, e' uno degli "ottomila" piu' ambiti.
Questo non toglie che la salita vada affrontata con tutte le precauzioni che le montagne himalayane richiedono: allenamento, acclimatamento, preparazione tecnica adeguata.La via di salita normale, aperta dagli austriaci di Tichy nel 1954, si snoda lungo il versante nordovest e presenta un paio di punti mediamente "tecnici", costituiti da una fascia rocciosa e da un muro di seracchi, le cui condizioni variano a seconda dell'innevamento e delle stagioni.
Il plateau terminale costituisce un impegno soprattutto dal punto di vista psicologico, essendo veramente vasto e richiedendo una lunga progressione. Richiede particolare attenzione in caso di nebbia o cattiva visibilita: perdersi sul plateau puo' costituire l'unico vero rischio della montagna. Per questo quasi tutte le spedizioni predispongono delle bandierine per marcare la traccia in caso di maltempo. Si tratta comunque di una magnifica salita, mai banale, di grande respiro e con panorama mozzafiato sul vicinissimo versante nord dell'Everest.
L'avvicinamento, come per gli altri ottomila tibetani, e' molto semplice e si avvale di mezzi motorizzati (jeep e camion) per il raggiungimento del campo base cinese a 5.000 metri circa.
In realta' il "vero" campo base è il Campo Base Avanzato, a 5.650 metri circa, campo che viene raggiunto in due giorni di marcia a piedi con yaks per il trasporto del materiale.


CLIMA

Le alte vette Himalayane sono pesantemente influenzate dal clima dell'altopiano tibetano. In maggio, cioè in periodo pre-monsonico, l'aria caldo-umida che arriva dal sub-continente indiano, produce pioggia in basso e neve in quota ed in primavera può essere un problema maggiore delle basse temperature. In autunno, passato il monsone, il tempo tende a stabilizzarsi, anche se le temperature diminuiscono e le giornate si accorciano.
Quindi una stagione perfetta in realtà non esiste e la scelta è influenzata anche da esigenze personali ed eventualmente la via di salita scelta.